RIFUGI MICHELUZZI, ANTERMOIA, DONA
- CAMPITELLO DI FASSA DOLOMITI -
Diario di una splendida escursione raccontata dal nostro collaboratore Daniele Repossi.
Fotografie magnifiche da uno dei posti montani più belli d'Italia.
     
rifugio micheluzzi
arrivo al rifugio Micheluzzi
     
rifugio micheluzzi
lasciando il rifugio Micheluzzi
     
Località di partenza: Campitello di Fassa 1.448 mt.
Quota di partenza: 1.448 mt.
Quota di arrivo: 2.497 mt.
Dislivello: 1.049 mt.
Posizione: il rifugio Antermoia si trova nel cuore del gruppo del Catinaccio d'Antermoia,
sulle rocce ad est del lago di Antermoia, il rifugio Micheluzzi in Val Duron, il rifugio Dona nell'omonima valle
Difficoltà: E
Ore: 6 a/r
Periodo: mesi estivi
     
rifugio micheluzzi
verso il Catinaccio d'Antermoia
     
rifugio micheluzzi
al bivio
     
Il percorso ad anello che partendo da Campitello di Fassa sale per la Val Duron, arriva fino al
rifugio Antermoia e scende fino a Mazzin di Fassa passando per la Val di Dona è uno dei più isolati
e suggestivi del gruppo del Catinaccio.
Infatti la distanza dal fondovalle soprattutto del rifugio Antermoia rende quest'ultimo poco frequentato;
si può godere appieno così di un'escursione tranquilla senza il vociare di gente e il sovraffollamento
di altre zone, godendosi questi monti stupendi.
Il tracciato è sempre molto comodo, prima su carrozzabile, poi su sentiero ben segnalato.
Nonostante la distanza quindi, non vi sono difficoltà.
     
rifugio micheluzzi
il Sassopiatto visto dal sentiero
     
Si arriva con l'auto poco prima di Canazei, a Campitello di Fassa (1.448 mt.) e da qui si segue la
strada che costeggia il torrente fino ad arrivare ad un ponte dove la strada è chiusa al traffico.
Poco prima del ponte vi è una piazzola dove partono delle navette fino al rifugio Micheluzzi,
per chi vuole abbreviare la prima parte di percorso.
Io lo sconsiglio, visto l'enorme quantità di gente che sale fino al primo rifugio.
     
rifugio micheluzzi
verso il passo delle Ciaregole
     
denti di terrarossa
vista sui denti di Terrarossa
     
La prima parte del percorso è un po' monotona su strada carrozzabile, rovinata per chi sale a piedi
come ho fatto io dal continuo passaggio di jeep che portano turisti fino al Micheluzzi.
La strada, sempre in pendenza mai sostenuta, alterna rettilinei a tratti con tornanti.
Dal ponte di partenza, sale tenendo il torrente sulla destra, supera una forra e torna sulla sinistra
con un altro ponte.
Si toccano le baite di Potazes e una sorgente, un acquedotto e si arriva al ponte sul Ruf di Pegn.
     
passo ciaregole
arrivo al passo Ciaregole
     
passo ciaregole
in salita
     
Dopo altre rampe in salita nel bosco ci si affaccia nella Val Duron, arrivando alle baite di Sofosc
e al rifugio Micheluzzi (ore 1.15 da Campitello).
Dal rifugio si può ammirare la val Duron con i Denti di Terrarossa, la punta Grohmann,
il Dente del Sassolungo e il Sassopiatto.
     
rifugio micheluzzi
il comodo sentiero per il Passo Dona
     
panorama sul sella
panorama dal Passo Dona (Sassolungo e Gruppo Sella) con le valli Duron (sinistra) e Dona ben distinte
     
Dopo una breve sosta, si lascia il rifugio e l'enorme quantità di gente che è salita con le
navette e si affronta la parte più solitaria del percorso.
Si oltrepassa il rifugio e si prosegue per la val Duron per un lungo tratto pianeggiante su prati
e pascoli, toccando dei fienili e la Baita di Lino Brach, fino ad incontrare un bivio sulla sinistra
che segna l'inizio della salita per il rifugio Antermoia.
     
rifugio_antermoia
il rifugio Antermoia, visibile dal Passon Dona
     
passo dona
Passo Dona
     
passo dona
l'ultimo tratto di percorso
     
Dopo un breve tratto sassoso, il sentiero si restringe entrando nella boscaglia.
La pendenza aumenta un po' e dopo alcune rampe in salita si esce dal bosco fino ad un pianoro dove
vi è l'indicazione per proseguire fino al Passo Ciaregole.
Superato il tratto in piano, il sentiero sale ancora a tornanti fino al Passo Ciaregole e prosegue verso
il Passo Dona.
Già da qui si può ammirare un panorama bellissimo.
Siamo sotto le Rocce del Catinaccio d'Antermoia e girando lo sguardo compaiono i magnifici
Denti di Terrarossa e più a sinistra il Sassopiatto nel gruppo del Sassolungo.
     
rifugio antermoia
arrivo al Rifugio Antermoia
     
catinaccio di antermoia
Catinaccio d'Antermoia
     
rifugio antermoia
arrivo al laghetto di Antermoia
     
Dal Ciaregole il percorso è di nuovo in piano per un tratto, fino al Pian delle Gialine, dove arrivano gli
altri sentieri per la Valle di Udai e la Val di Dona.
La salita ora si fa interessante; si sale sempre a tornanti sulle rocce del gruppo fino ad arrivare
al Passo Dona.
E da qui il panorama diventa incredibile; praticamente compaiono ad est tutti i principali gruppi delle Dolomiti,
dal Sassolungo al Gruppo Sella, dalla Marmolada ai Monzoni, dal Civetta ai Sassi delle Undici e delle Dodici,
per non parlare delle cime più lontane e delle vallate che si aprono sottostanti che risultano ben divise.
Dalla parte del rifugio invece, qui già ben visibile, si vedono la Croda da Lago e il Catinaccio d'Antermoia che
chiude il vallone.
Dal Passo Dona, l'ultima parte del sentiero taglia i ghiaioni a mezza costa e passa sotte le rocce del gruppo.
In breve si arriva al rifugio Antermoia.
     
rifugio antermoia
limpide acque
     
rifugio antermoia
il lago con un residuo di neve
     
rifugio_micheluzzi
lo spessore della neve nel mese di luglio
     
Dal rifugio il mio consiglio è quello di prendere il sentiero che porta in 10 minuti al vicino laghetto omonimo.
Le pareti dei monti che si specchiano nelle sue acque meritano una sosta lungo le sue sponde.
Circondati da queste pareti in un ambiente severo di alta montagna molto poco frequentato, non si vorrebbe più scendere.
Dal rifugio è altresì possibile raggiungere il rif. Passo Principe (allungando sensibilmente l'escursione)
traversando su roccette e percorrendo un sentiero stretto e scivoloso in caso di presenza di neve.
     
laghetto di antermoia
sulla sponda opposta del lago, con la punta della Marmolada sullo sfondo
     
rifugio_antermoia
il rifugio Antermoia e la via di ritorno al Passo Dona
     
rifugio_antermoia
il rifugio Antermoia
     
passo dona
al Passo Dona di pomeriggio con le Odle sulla destra
     
Come via di rientro a fondovalle, anzichè ripassare per il rif. Micheluzzi, consiglio di percorrere
la Val Dona e di passeggiare per i suoi vasti prati.
L'ambiente è sempre molto particolare e non è raro fare piacevoli incontri... con le marmotte.
Portandosi verso valle si tocca il rif. Dona (piccolissimo e suggestivo) per scendere poi a Mazzin di Fassa.
     
passo dona
il Sassopiatto visto dal Passo Dona
     
passo dona
sugli alpeggi della Val Dona
     
il sasso
Mazzin col Sasso delle Undici e delle Dodici
     
La discesa poco oltre il rif. Dona si svolge su poderale dove passano anche piccole jeep.
La pendenza di quest'ultimo tratto è veramente notevole; un muro di asfalto dove
un ciclista dovrebbe portare in spalla la sua bici.
Ma per fortuna siamo in discesa.
In breve siamo a Mazzin di Fassa dove un col pullman si può tornare a Campitello.
     
rifugio_dona
il piccolo rifugio Dona
     
Discesa: per la Val di Dona come descritto fino a Mazzin di Fassa, per la Valle di Udai o rientro per il rif. Micheluzzi
Note: escursione bellissima anche se un po' lunga, facile e alla portata di chiunque con un minimo allenamento.
Per chi decide di salire a piedi, attenzione alla velocità delle jeep nel tratto iniziale fino al rif. Micheluzzi.

Relazione e fotografie di: Daniele Repossi
     
rifugio dona
le caprette mi fanno ciao !!
     
rifugio_dona
....e anche gli asinelli mi fanno ciao.....
     
val di fassa
la val di Fassa dal senitero