BOIA CHI MOLLA
     
boia chi molla
 
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DIFFICOLTA': ED+ in libera, TD+ in artificiale
DISLIVELLO: 400 mt.
SVILUPPO: 550 mt.
LUNGHEZZE: 16 tiri
MATERIALE: 19 rinvii, staffa
ESPOSIZIONE: Est, Nord-Est
QUOTA: 300 mt.

     
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DISCESA: in doppie sulla via oppure a piedi attraverso i Piani di Courmoney su sentiero con bolli rossi (45 min. consigliato).

Dall' autostrada Torino - Aosta uscire a Pont St. Martin e imboccare la strada statale in direzione di Aosta, raggiungere l'abitato di Donnas e girare a sinistra per Outrefer. Lasciare l'auto al paesino e proseguire a piedi su di una sterrata che affianca l'autostrada e sale leggermente fra gli alberi sino ad una placca rocciosa dove comincia la via (10 minuti dall'auto).

NOSTRE IMPRESSIONI

1°tiro: è un tiro a scelta dei monotiri presenti, continuando poi per 10 m. nel boschetto fino a raggiungere la sosta della via. difficoltà: 5c/6a
2°tiro: si parte con un facile traverso ascendente a dx., poi una sezione verticale sul 5c/6a ed un'ultima sezione verticale ed in parte di placca con difficoltà 6b/6b+.
3°tiro: salita e poi traverso ascendente a sx. 5/5+
4°tiro: tiro di collegamento, molto corto sul 4/4+
5°tiro: bel tiro entusiasmante. Partenza in traverso a dx lungo una fessura e poi salendo in verticale, sempre lungo la fessura. E' un bel tiro verticale, tecnico e lungo di difficoltà 6a/6a+
6°tiro: Si sale lungo diedri svasi e di strana impostazione. difficoltà 5+/6a
7°tiro: bel tiro leggermente atletico, su fessure con prese generose sul 5+/6a
8°tiro: tiro entusiasmante, purtroppo molto corto. E' possibile concatenarlo col precedente (se non avete rinviato tutti gli spit precedenti), visto che il tiro termina appena sopra la betullina che si vede sulla verticale. E' una fessura tecnica sul 6a/6a+.
9°tiro: tiro corto che sale una placca non così banale e alcune cenge erbose sul 5+.
10°tiro: Simpatico tiro che segue fedelmente una fessura sinuosa. Si comincia col passo più duro: una fessura molto larga (non vale utilizzare l'alberello alle spalle!), continuando con un traverso delicato a sx. e poi salendo in verticale. difficoltà 5+/6a.
11°tiro: Lungo tiro di raccordo (da evitare se si sceglie di scendere in doppia) che supera placche e cenge sul 5/5+. Si cammina per 60 m. circa lungo il boschetto, fino a raggiungere la base della seconda e più difficile sezione.
12°tiro: E' il tiro chiave della via! E' anche un tiro elegante su roccia, nella parte finale, molto lavorata. Si parte con un traverso a sx. lungo una cengia in apparenza semplice (vedi la foto) in realtà non così banale e poi si sale verticalmente. Difficoltà: inizialmente 6a+/6b, nel tratto centrale 6b+/6c e si finisce col 6a/6a+.
13°tiro: Bel tiro tecnico su una roccia ben lavorata, che ricorda il pilastro lomasti. Si sale in verticale, superando uno strapiombino sul 6a/6a+, poi il tratto chiave leggermente strapiombante con piccole prese nette sul 6b ed infine si raggiunge la sosta. E' conveniente non fermarsi alla prima sosta che si trova, ma continuare per altri 7/10 m. in alto a
sx. fino a raggiungere una cengia alberata.
14°tiro: Tiro interessante. Il primo risalto è possibile aggirarlo a sx (occhio a non fare lo slalom degli alberi con la corda!) per evitare una corta sezione con prese "instabili" in uscita. Si sale lungo una pancia leggermente strapiombante e con alcune tacchette "mobili" (2 spit) sul 6a+/6b, proseguendo poi in traverso a sx. fino a raggiungere un tetto che si supera con passaggio esposto ma agevole sul 6a/6a+ ed infine si supera un tratto verticale con un passaggio sul 6b, arrivando in cima al risalto.
15°tiro: è un lungo tiro di collegamento (48 m. circa) lungo la cresta sul 4+/5.
16°tiro: tiro finale, ma per niente banale. Si inizia salendo una placca sul 5/5+ e poi si attraversa a sx. (6a) e si sale un piccolo tettino sul 6a+/6b. Infine si prosegue a sx., salendo facilmente lungo cenge erbose, arrivando all'ultima sosta. Da qui si sale, per 10 m., un piccolo risalto ed erba, arrivando alla fine delle difficoltà.

Discesa: a piedi è ben segnalata dagli inconfondibili bollini rossi, ed inizia con una prima parte in salita e poi con un lungo traverso a sx. in saliscendi (con 2 tratti attrezzati!), ricongiungendosi alla mulattiera (passando anche nelle vicinanze delle Placche di Pian) che, con infiniti scalini, porta alla partenza ad Outrefer in circa 1 ora. Le difficoltà sono indicative, anzi vi preghiamo di comunicarci le vostre opinioni ed esperienze.

NOTE: via molto lunga e interessante, spittata vicinissima e alterna tratti divertenti di bella e varia arrampicata ad altri più difficili (2° tiro e gli ultimi 4) con passaggi in artificiale o in libera. Fare molta attenzione, soprattutto nel secondo tiro, ai massi instabili, visto che ci sono arrivate segnalazioni di incidenti, evitati per puro caso, dovuti alla disattenzione ed alla presenza contemporanea di numerose cordate.

Relazione di Stefano Pivot

     
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