pizzo d'ormea
     
IV edizione
"Challenge "Seven Summits"
     
pizzo d'ormea
camminando ancora in relax......
     
Località di partenza: Chionea 1.108 mt.
Località di arrivo: Monesi di Triora 1.300 mt.
Dislivello in salita: + 3.900 mt.
Difficoltà: EE+
     
pizzo d'ormea
alla base del Pizzo d'Ormea
     
Per la quarta edizione del Challenge "Seven Summits" sulle Alpi Liguri, la "maratona" in quota (42 chilometri in due giorni)
ideata dall'alpinista e uomo di avventura Lorenzo Gariano (che le Seven Summits, quelle vere, ovvero le vette più alte
di tutti i continenti le ha scalate per davvero), un paio di interessanti novità.
Percorso modificato rispetto alle prime tre edizioni, ma ancor più impegnativo.
Si abbandona la canonica partenza da Viozene e ci sposta ad Ormea (mt. 736), nel cuneese, dove è fissato il ritrovo dei
partecipanti.
Diciassette al via, alpinisti ed escursionisti tecnicamente e fisicamente preparati.
Tra loro alpinisti con all'attivo salite agli 8000 (Everest e Lothse) e alpinisti collezionisti di 4000 e 3000.
Si cena tutti insieme e si trascorre la notte in una palestra gentilmente messa a disposizione dalla Pro Loco di Ormea.
     
pizzo d'ormea
primi passi d'arrampicata al Pizzo d'Ormea
     
pizzo d'ormea
il gruppo in vetta al Pizzo d'Ormea
     
Il mattino dopo, con apposito servizio navetta si sale alla frazione Chionea (mt. 1.140) e alle 6 ci si mette in marcia
per iniziare la prima lunga ascesa al Pizzo d'Ormea (mt. 2.469) con un dislivello di quasi 1.400 mt che scala subito
muscoli e articolazioni.
Il sentiero sale regolare, ogni tanto si impenna e in circa 2 ore si raggiunge il Rifugio Valcaira (mt. 2.010).
Sosta ristoratrice per attaccare la vetta del Pizzo.
Ultima parte un po' più impegnativa sino a raggiungere un ripetitore dove confluisce il sentiero proveniente da Quarzina
e da dove inizia l'ultimo tratto sotto il corno terminale del Pizzo.
Nessuna difficoltà particolare, ma le roccette conclusive, un po' esposte, vanno affrontate con attenzione.
In vetta il panorama che si apre è a 360 gradi.
Le condizioni meteo sono buone, ma la giornata non è limpida e la vista non è illimitata come potrebbe essere.
Si distinguono chiaramente il Monviso e il Gran Paradiso, ma nuvoli cumuliformi e foschia nascondono molto delle Alpi.
     
pizzo d'ormea
salendo al Bric Conoia
     
Dal Pizzo si inizia a scendere perdendo circa 300 mt di quota quindi si affronta la seconda salita di giornata: il Bric
Conoia (mt. 2.521).
Dal Conoia un po' di saliscendi prima della discesa al Bocchin dell'Aseo (m 2.292) ai piedi del Mongioie da dove il
percorso torna comune a quello delle edizioni precedenti.
Voltando a sinistra si risale il versante est del Mongioie, tratto decisamente impegnativo, e si tocca la vetta.
Dalla vetta del Mongioie (mt. 2.630) si scende lungo la cresta sud-ovest seguendo delle tacche rosse e degli ometti di pietra
fino a raggiungere la depressione erbosa che precede il punto più elevato delle Rocche del Garbo (mt. 2.505).
Tagliando orizzontalmente il dosso si scende per pendii erbosi fino a raggiungere l'avvallamento del Bocchin
delle Scaglie (mt 2.314)
     
bric conoia
il gruppo sul Bric Conoia
     
Trascurando la diramazione che ridiscende la Gola delle Scaglie portando a Pian Rosso e al Rifugio Mongioie si segue
il sentiero che passando per la Cima delle Colme (mt. 2.334) e il Pian Comune raggiunge il Passo delle Saline (mt. 2.178).
Consueta sosta prima di attaccare il ripido sentiero che dal Passo porta alla Cima delle Saline (mt. 2.612).
Dalla vetta delle Saline si scende per il versante est, alla conca erbosa (mt. 2.506) che separa la Cima delle Saline dalla
Cima Pian Ballaur (mt. 2.604) che si risale per pendii erbosi.
Dal Ballaur si scendere in direzione Col del Pas (mt. 2.342) dove si incontra la diramazione per la Valle Pesio.
Al Col del Pas il percorso cambia nuovamente rispetto ai primi tre anni del Challenge.
Si scende in direzione della capanna Seracco Volante evitando di deviare verso il Passo delle Capre che successivamente,
attraverso il Colle dei Torinesi (mt. 2.450) conduce alla Punta Marguareis.
Si continua a scendere per un bon sentiero verso il Rifugio Don Umberto Barbera (mt. 2.078) che si raggiunge in
circa 1 ora e 30'.
     
cima delle colme
sulla cresta del Mongioie
     
alpi liguri
in vetta al Mongioie
     
Il Rifugio è meta ambita dopo una giornata davvero impegnativa sul piano fisico.
Una doccia (fredda visto il riscaldamento a pannelli solari) tonificante sistemazione nelle camerate e abbondante cena
per un pieno di carboidrati, proteine e zuccheri, importanti dopo l'enorme dispendio energetico e in vista della
giornata successiva comunque impegnativa.
Alle 22.30 ci si ritira nelle camerate per riposare sveglia poco prima delle 7.00
Colazione intorno alle 7.20 e poco dopo le 8.00 nuovamente in marcia per attaccare la salita alla Punta Marguareis.
Rispetto alle annate precedenti una difficoltà in più considerata la durezza del percorso ad aprire la seconda giornata.
     
alpi liguri
paline Segnaletiche a Pian Comune
     
alpi liguri
paline segnaletiche al Passo delle Saline 2.174 mt.
     
Dopo la prima, con le novità Pizzo d'Ormea e Bric Conoia, lo spostamento del Marguareis alla seconda giornata
rende, complessivamente, la due giorni davvero impegnativa.
Dal Don Barbera si sale sino al Passo della Gaina (mt. 2.357) da dove, per evitare un po' di fatica si sceglie la via normale
per arrivare in vetta, tralasciando la diretta che utilizzeremo in discesa.
Per la normale arrivo sulla cima della Punta Marguareis abbastanza agevole, canonica foto di gruppo e discesa per la via
diretta, si ripassa dal Passo della Gaina e si scende per tornare al Don Barbera.
     
cima della saline
salendo alla Cima delle Saline
     
cima delle saline
in vetta alla-Cima delle Saline
     
Dal rifugio inizia si riparte per l'identico itinerario dei Challenge precedenti.
Salendo un bellissimo sentiero alpino che regala un colpo d'occhio importante ad ampio respiro su Argentera e
Rocca dell'Abisso.
Tra sali e scendi si arriva al Colle delle Selle Vecchie (mt. 2.097), quindi si riprende a salire in un bel bosco e infine
si giunge sulla vetta del Monte Bertrand (mt. 2.482) non obbligatoria la cima (che alcuni stakanovisti salgono comunque)
in quanto nel programma, di fatto, sarebbe l'ottava.
Attesi coloro che avevano deciso di raggiungere la cima del Bertrand, si prosegue, una breve sosta dove è posizionata
la targa ricordo di Gian Piero Rosso, scia-alpinista scomparso a causa di un incidente nell'inverno 2011 sul Bertrand e
si raggiunge il Colle della Rossa (mt. 2.179)
     
rocca dell'abisso
Flora meravigliosa dopo la Cima delle Saline
     
cima delle saline
in discesa dalla Cima di Pian Ballaur
     

Dal Colle della Rossa, con percorso in salita (non impegnativo) si raggiunge la deviazione che in breve
sulla Cima Missun (mt. 2.356).
Dopo il Missun inizia l'ultima parte del Challenge.
Lungo il sentiero dapprima pianeggiante, quindi in discesa si arriva al Passo Tanarello (mt. 2.042) per risalire in direzione del Saccarello (mt. 2.200) dove è posizionata una bella statua del Redentore.
Foto di gruppo a conclusione dell'impresa e discesa a Monesi di Triora seguendo la pista sotto i piloni della seggiovia,
percorso non agevole, molto scivoloso con erba alta e poche tracce.
In un'ora e 20' circa si arriva a Monesi (mt. 1.376) dove un lauto buffet fa da piacevole contorno alla consegna degli
attestati di merito a sedici dei diciassette partecipanti (uno solo non ha terminato il Challenge per un problema al
ginocchio che lo ha costretto al ritiro al termine della prima giornata).

Relazione di: Stefano Sciandra
Fotografie di: Carlo Malinverni

     
passo tanarello
paline segnaletiche al Col del Pas
     
rifugio garelli
verso il Rifugio don Barbera
     
alpi liguri
il gruppo al Rifugio Don Barbera prima della partenza per la seconda tappa
     
alpi liguri
il cartello di vetta della Punta Marguareis mt. 2.651
     
alpi liguri
il Passo della Gaina prima dell'attacco finale alla Punta Marguareis
     
pizzo d'ormea
il gruppo sulla vetta della Punta Marguareis mt. 2.651
     
alpi liguri
dalla vetta del Bertrand sguardo su Punta Marguareis e Cima delle Saline
     
alpi liguri
la lapide a ricordo di Piero Rosso Scialpinista vittima in un incidente sul Bertrand
     
alpi liguri
il gruppo sulla Cima Missun mt. 2.356
     
alpi liguri challenge
l'attestato di merito in primo piano
     
alpi liguri
Stefano Sciandra e Giacomo Berio ricevono da Lorenzo Gariano l'attestato di merito per aver completato il Challenge