BECCA DI LUSENEY mt. 3.504
     
 
     

Località di partenza: Praz mt. 1.756
Dislivello: mt. 1.748
Difficoltà: PD+ corda, picozza, ramponi
Ore: 6 ore
Periodo: luglio, agosto, settembre

     
 
     

Dall'autostrada Torino-Aosta uscire a Nus (529 mt. a pochi km da Aosta), entrare nell'abitato e seguire le indicazioni per Nus Saint Barthelemy; risalire l'intera vallata e deviare a destra poco prima di Lignan in direzione Praz (mt. 1.756 a 27 km da Aosta).
Lasciare l'auto poco prima del villaggio e proseguire sulla strada agricola che si addentra nella valle, toccando l'alpeggio di Champlaisant (mt. 1.927) e poi quasi pianeggiante giunge al ponte sul torrente Saint Barthelemy (si consiglia sin qui l'utilizzo di una bicicletta).
Lasciata sulla sinistra la diramazione per il santuario di Cuney, seguire il sentiero che si inoltra dolcemente nel vallone per cambiare decisamente pendenza fino all'Alpe Crottes (mt. 2.389 ) dove il sentiero si biforca, a destra si prosegue per la Finestra di Tsan (mt. 2734 ) che porta in Valtournenche, mentre a sinistra prosegue il nostro tracciato verso il lago.
Con lunghi e ripidi tornanti si arriva nella conca di Luseney, in un pianoro erboso dove si trova il bivacco Reboulaz (mt. 2.565 - 3 h 30 da Praz ).
Lasciare sulla sinistra il lago e proseguire puntando all'evidente e ripido pendio erboso che immette in un canalino roccioso, risalirlo senza difficoltà sino a sbucare nella conca successiva. Superare la lunga e faticosa pietraia e per detriti raggiungere una lingua nevosa che scende dal canalino sovrastante, rimontarlo con tratti di neve e altri di misto sino raggiungere al colle di Luseney mt. 3.162.
Portarsi sul versante della Valpelline e risalire il ghiacciaio di Luseney spostandosi leggermente sulla destra per attaccare la ripida parete Nord (45°), poco prima delle rocce sommitali lasciare il ghiacciaio e uscire sulla destra sulla crestina rocciosa e per misto e detriti raggiungere la cima mt. 3.504 ove è posta una croce. Splendido il panorama su tutte le cime della Valle e della Valpelline.

Discesa: ripercorrere l'itinerario di salita.
NOTE: bellissima salita su una montagna poco conosciuta ma molto affascinante e con percorso emozionante per l'ambiente e il panorama.

Relazione di: Erik Rosazza