BECCA DI GAY mt. 3.621
- parete nord -
     
 
     

Località di partenza: Valnontey mt. 1.666
Dislivello mt.: 1.945
Difficoltà: D corda, picozza, ramponi, chiodi da ghiaccio
Ore: 1° giorno 3h 30 min, 2° giorno 5 ore per la salita
Periodo: luglio, agosto, settembre

     
 
     

Da Aosta seguire la S.S. 26 per il Monte Bianco, al bivio di Aymavilles svoltare in direzione Cogne e raggiunto quest'ultimo prendere la stradina che in breve porta a Valnontey dove si lascia la macchina.

Dopo aver seguito la sterrata e il lungo sentiero che porta in fondo alla Valnontey, si lascia a destra prima la diramazione (mt. 2.040) per il bivacco Leonessa e successivamente per i bivacchi Pol e Grappein e si prosegue a sinistra sino a raggiungere il torrente che si attraversa su una passerella. Risalire il pendio erboso su terreno ripido seguendo i bolli e gli ometti, lasciare a sinstra la diramazione per il bivacco Martinotti e proseguire verso il ghiacciaio di Grand Croux. Giunti ai piedi dell'isolotto roccioso, risalirlo per sfasciumi e giungere al bivacco Borghi mt. 2.686.

Guardando la becca, dal bivacco Borghi, si attraversa il nevaio puntando leggermente a sx, tutto in piano, verso uno scivolo di neve tra le rocce, di circa 100 m (rimanendo quindi a sx dei seracchi) che in cima giunge ad un colletto sulla dx, il quale apre la visuale sul ghiacciaio che porta all'attacco della salita.
La terminale è decisamente aperta e difficile da passare, noi abbiamo optato per un passaggio di 4 mt. di puro dry tooling (improteggibile e delicato all'uscita con neve non troppo solida) che rimane sulla parte sx delle rocce che interrompono il taglio orizzontale della terminale (vedi foto).
Salendo al centro abbiamo trovato neve che portava molto bene fino ai due terzi dello scivolo, dopodichè tanto ghiaccio finchè, traversando a dx verso un evidente passaggio comodo tra rocce sfasciate, a circa 35 m dal colle sopra di noi, ci si porta sul nevaio nord e subito in vetta (3,20 ore dall'attacco).

Discesa: si scende verso sud e si piega a dx per un canale nevoso e ripido tenendosi sempre nella direzione della cresta della normale di salita.
La discesa è molto delicata, su sfasciumi, e bisogna rimanere sempre sulla dx infilandosi in un evidente canale ripido proprio sotto una parete verticale rossa molto evidente scendendo.
Non scendere in verticale più di 25 m altrimenti ci si troverebbe di fronte a salti molto difficili e pericolosi. Raggiunta la normale di salita è facile ed evidente la discesa verso il bivacco (1,45 ore).

Relazione di David Cantore