LES COURTES mt. 3.856
     
 
     

Località di partenza: Grands Montets (Chamonix)
Dislivello: 1.000 mt. in salita, 2.300 mt. in discesa
Difficoltà: D corda, picozza, ramponi, casco e sci per la discesa
Periodo consigliato: da febbraio a maggio

     
 
     

Da l’Argentière (Francia) abbiamo preso la funivia per i Grands Montets e dal colle (3233 mt.) alle 9.30 circa siamo scesi in traverso lungo il Glacier des Rognons passando a monte della Piramide d’Argentière (2866 mt.) fino ad arrivare sul Glacier d’Argentière ai pianori all’altezza del rifugio d’Argentière.

Qui abbiamo messo le pelli e, costeggiando sul lato sx. idrografico in falsopiano Les Droites, si raggiungono Les Courtes: si supera la parete nord, lo sperone nord-nord-est, il canalone sovrastato dai seracchi e finalmente si risale il conoide della parete NORD-EST, raggiungendo la terminale.
Qui con picca e ramponi (e sci sullo zaino!) abbiamo superato la terminale sulla dx., risalendo poi il lungo pendio (in tutto 800 mt.; il nome Courtes è ironico!) che aumenta di pendenza nell’ultimo tratto, arrivando sui 50°. La prima parte del pendio aveva neve inconsistente, solo parzialmente portante, mentre in alto la neve era sempre più dura, finendo in ghiaccio negli ultimi metri.

TRAVERSATA: Raggiunta la cresta sommitale, si procede salendo verso la cima, alternando tratti esposti a tratti di misto. Si attraversa la cima passando a fianco della spalla ovest (3841 mt.), della punta 3765 mt. e, sempre su percorso nevoso/glaciale, si scende al Col de la Tour des Courtes (3720 mt.), arrivando alla base della Tour des Courtes.

DISCESA: Da qui abbiamo calzato gli sci e sceso il ripido pendio tendenzialmente verso dx, traversando poi ancora a dx (evitando così in basso dei salti rocciosi), scendendo poi, senza percorso obbligato, il pendio che si allarga sul “pianeggiante” ed ampio Glacier de Talèfre. Qui due possibilità: 1) si può passare a dx (senso di discesa) dei seracchi sottostanti al rifugio Couvercle lungo uno dei canaloni, se l’innevamento lo consente (altrimenti ci sono delle placconate di granito lisciate dal ghiacciaio). 2) allontanarsi decisamente dal rifugio Couvercle verso sx, individuare un passaggio quasi obbligato lungo una morena, puntare ancora a sx fino ad arrivare ad una ripida morena alta 50/60 m. Se l’innevamento lo consente, scendere con gli sci (ripido), altrimenti ci si può aiutare con una doppia (cordini presenti).

Se le temperature sono elevate, la morena – esposta a sud – scarica notevolmente! Scesi così sul Glacier de Leschaux, si raggiunge facilmente la Mer de Glace, lungo il percorso della Vallée Blanche. Se l’innevamento è ormai scarso in basso si punta alla grotta di ghiacciaio (1834 m.), per poi prendere le telecabine che salgono a Montenvers e da qui il trenino per Chamonix (ultima corsa 16.30. Prezzo salita telecabina e discesa in treno 12,40 euro). Dalla stazione di arrivo di Chamonix bisogna attraversare il ponte (direzione nord-ovest), arrivando alla biglietteria degli autobus. Dall’angolo della strada si prende il bus extraurbano che (per 1,50 euro a testa) ci riporta direttamente alla macchina, alla partenza della funivia per i Grands Montets.

NOTE: dislivello totale: in salita 1000 m circa, in discesa (fino a Montenvers) 2300 mt. circa.
Attrezzatura da ghiacciaio; è sufficiente una piccozza. Non abbiamo usato la corda, anche se è conveniente averla con sé. Casco indispensabile. E’ ovviamente possibile spezzare la gita in due giorni, dormendo al rifugio d’Argentière. Consigliamo questa gita in inverno/primavera (condizioni permettendo), mentre la sconsigliamo in estate, perché la parete prende decisamente troppo sole e molto presto.

Relazione di Stefano Pivot